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Oltre 100 anni fa il sacrificio del soldato Mario Fiore. Un premio per ricordarlo

Immagine del redattore: Ogni GiornoOgni Giorno

Aggiornamento: 20 ott 2019

Essere un esempio per le nuove generazioni ripercorrendo anche i passi di uomini che hanno fatto la storia del nostro paese, lanciare segnali chiari ai giovani che si apprestano a dare il loro contributo per costruire le nuove fondamenta della società moderna ed aprire in tal modo le porte del domani per intravedere certezze. E’ stato questo il messaggio venuto fuori dalla 5° edizione del Premio Mario Fiore che quest’anno aveva come tema centrale “Giovani, comunicazione e futuro”. Nella storica cornice della sala “Giulio Cesare” dell’Istituto della Cultura dell’Arma del Genio a Roma, alla presenza delle massime autorità militari e religiose, si è svolta la manifestazione organizzata per il quinto anno consecutivo dalla Sezione di Napoli dell’ANGET – Associazione Nazionale dei Genieri e Trasmettitori dell’Esercito – presieduta da Adriano Esposito ideatore dell’iniziativa. La commissione scientifica presieduta dal Genearale di C.A. Maurizio Cicolin, presidente onorario dell’Anget è composta tra gli altri da personalità del mondo militare e civile. L’organizzazione del premio vede la valida e professionale collaborazione di altri componenti dell’Anget come Giovanni Bellanca, Maresciallo dell’Esercito presso la sede Nato, Ciro Silvestre socio Anget, Adriano Bevilacqua speaker del Premio, ed ancora Francesco Gallo, Alessandra Nespolino, Vincenzo Cangiano, Giulio Mirabella, Angela Manzo, Mariano Castellano. Il Premio è dedicato al Maggiore Mario Fiore, uno dei 13 eroi del “solstizio”, ovvero i 13 militari italiani decorati della Medaglia d’Oro al Valor Militare nella battaglia del Piave combattuta nel giugno del 1918. Il Maggiore del Genio Mario Fiore morì in battaglia, opponendosi alle truppe austroungariche. Nella motivazione scelta per la sua medaglia si legge: “Fulgida figura di soldato, ardente di patriottismo, fu costante esempio di abnegazione ai suoi dipendenti, sui quali ebbe sempre sicura ascendente”. Oggi la medaglia è custodita da Vincenzo Fiore, nipote del valoroso soldato a cui è stato intitolato il premio

E’ intervenuto, tra gli altri, anche il presidente nazionale dell’Anget Italia Gen.C.A. Carlo Mittoni

La cerimonia di consegna dei riconoscimenti ha visto anche la presenza di varie personalità del mondo civile che si sono particolarmente distinte per l’attività svolta in Italia e, in particolare, nell’area territoriale di Napoli e della Campania in diversi ambiti professionali, tra cui ricerca, arte, cultura, giornalismo, professioni, imprenditoria e forze armate. La manifestazione è stata introdotto dall’inno “Fratelli d’Italia” egregiamente cantato dal soprano Maria Teresa Ionadi che nel corso della mattinata ha piacevolmente allietato i presenti con l’interpretazione della celebre “Caruso” di Lucio Dalla e della solenne “Ave Maria” nel finale. Per dare il via alla consegna dei premi e alla lettura delle intense motivazioni, sono state insignite tre figure di alto profilo: Il Generale di C.A. Salvatore Farina (Capo di Stato Maggiore dell’Esercito), S.E. Monsignore Santo Marcianò (Ordinario militare per l’Italia) e il Col. Maurizio Greco (Capo di Stato Maggiore del Comando Genio). Per il Generale Farina ha ritirato il premio il Comandante dell'Arma del Genio il Generale di Brigata Francesco Bindi Tutte le forze armate sono state protagoniste nel corso della V edizione e la commissione scientifica del premio ha dato lustro anche a giovani eccellenze, ufficiali e sottufficiali dell’ Esercito, dell’Arma dei Carabinieri, della Marina Militare, della Croce Rossa. Per la sezione giornalismo e comunicazione i riconoscimenti sono andati a Raffaele La Pietra, giornalista e autore tv, e Ebe Pierini giornalista e ufficiale Riserva della Marina. Premiato anche lo sport con la consegna ad una figura professionale del calcio italiano come Giuseppe Santoro Team Manager del Torino e braccio destro di Valter Mazzarri. Per la ricerca e il sociale il Premio mario Fiore è andato a Francesca Bianco Direttore dell’Osservatorio Vesuviano e Katiuscia Cavaliere Top influencer nel settore della moda e del sociale. La V edizione del premio si è conclusa con un doveroso ricordo a chi si è sacrificato per la Patria e chi ha lasciato un segno nella storia del nostro paese. Targhe alla memoria del ten. Pasquale Vittorio Fiore M.T. di fanteria, del Serg. Magg. Roberto Cuomo Medaglia d’oro al Valore dell’Esercito (Somalia 31 ottobre 1993) e infine della prima donna caduta in missione di pace all’estero Maria Cristina Luinetti (Mogadiscio 9 dicembre 1993)




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