top of page

Clima: l'ONU dice basta ai teatrini durante la Cop 29 a Baku

Immagine del redattore: Ogni GiornoOgni Giorno

"Basta con i teatrini e mettiamoci al lavoro": e' l'esortazione lanciata dal capo dell'Onu per i

cambiamenti climatici, Simon Stiell, mentre a Baku, in Azerbaigian, sono ripresi i colloqui dopo la pausa domenicale. Il tono duro e diretto con cui Stiell si e' rivolto ai delegati negoziatori fa riferimento all'ostruzionismo, al bluff e strategie che solitamente bloccano i lavori, in particolare in questa edizione in cui finora i risultati sono stati quasi pari a zero.

Il nodo centrale, come sempre, riguarda l'obiettivo di trovare un terreno comune sui finanziamenti per l'adattamento ai cambiamenti climatici, in particolare per i Paesi in via di

sviluppo, piu' poveri, meno responsabili delle emissioni di gas serra ma maggiormente colpiti dalle conseguenze.

A una settimana dall'arrivo dei lavori e a pochi giorni dalla loro conclusione, venerdi', sale quindi la pressione sui ministri in arrivo oggi nella capitale azera per siglare un

accordo decisiva a strettissimo giro. La speranza di uno sblocco viene deposta nei leader del G20, riuniti oggi e domani a Rio de Janeiro.

"Questo incontro arriva in un momento critico: siamo a meta' della Cop29 e iniziano le vere difficolta'", ha avvertito il presidente della conferenza, Mukhtar Babaev. Questo ex dirigente

della compagnia petrolifera nazionale Socar, ministro dell'Ecologia, non ha potere decisionale ma il suo ruolo e' quello di guidare i negoziati tra i Paesi.

A sette fusi orari da Baku, i leader del G20 si incontrano lunedi' e martedi' a Rio, e le comunicazioni tra le due citta' raramente sono state cosi' intense. Al suo arrivo in Brasile

ieri, il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha invitato i leader a dare l'esempio e a trovare "compromessi" per salvare la Cop29. Per mesi Guterres e Stiell

hanno preso di mira soprattutto il G20, che rifiuta la responsabilita' delle emissioni di tre quarti dei gas serra.

L'obiettivo della Cop29 e' quello di fissare le basi dell'Onu su come finanziare circa 1.000 miliardi di dollari all'anno in aiuti climatici per i Paesi in via di sviluppo. Questo denaro

permetterebbe di costruire centrali solari, investire nell'irrigazione o proteggere le citta' dalle inondazioni.

"E' facile rimanere un po' storditi da tutti questi numeri, soprattutto in questa Cop piu' finanziaria", ha ammesso Stiell, evidenziando che "non dimentichiamolo mai: questi numeri fanno la differenza tra la sicurezza o i disastri che rovinano la vita di miliardi di persone"

9 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comentários


bottom of page