Il telespettatore del lockdown ha ampliato il suo sguardo sulla tv, anche dopo il periodo buio della pandemia.
Lo sottolinea il Censis nel 17esimo Rapporto sulla comunicazione, rilevando che nel "2021 la fruizione della televisione ha conosciuto un incremento rilevante, per effetto sia dell'aumento dei telespettatori della tv tradizionale (il digitale terrestre: +0,5% rispetto al 2019) e della tv satellitare (+0,5%), sia del boom della tv via internet (web tv e smart tv salgono al 41,9% di utenza: +7,4% nel biennio) e della mobile tv, che è passata dall'1,0% di spettatori nel 2007 a un terzo degli italiani oggi (33,4%), con un aumento del 5,2% solo negli ultimi due anni. Tendono a crescere quindi sia gli usi tradizionali della televisione, sia quelli innovativi.
Va comunque evidenziato che se siamo stati costretti a rimanere sul divano durante i lunghi mesi segnati dal virus, la televisione ha ripreso il ruolo di focolare domestico, ma senza alcuna offerta televisiva nei palinsesti per le consuete restrizioni anche nelle regie e negli studi tv. Siamo stati attirati molto dall'informazione, dai bollettini Covid e dai dibattiti via skype dei virologi, ma nello stesso tempo i colossi della tv on-demand l'hanno fatta da padroni con film e serie tv.
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