Potrebbe rimanere incantato qualunque essere umano davanti ad un albero secolare e ancora di più quando si tratta di quello più vecchio d'Europa. Miracoli della natura o misteri che trovano parzialmente una risposta? Tra dubbi e scoperte gli alberi che resistono al tempo sono una realtà. Scoperto per caso nel 2017 a seguito di una ricerca condotta dal Parco Nazionale del Pollino in Calabria, in collaborazione con l'Università della Tuscia, la sfida è garantire conservazione all'essere vivente più antico d'Europa almeno per altri mille anni. "Italus è un pino loricato. È l'albero più vecchio d'Europa datato con metodo scientifico - spiega Aldo Schettino, funzionario del Parco Nazionale del Pollino - ha un'età di 1230 anni e si trova a una quota di 1900 metri sul livello del mare, sul versante Sud di Serra della Ciavole, vegeta su un pendio roccioso molto scosceso al riparo da incendi e fulmini. La scoperta è avvenuta casualmente, a seguito di una ricerca di dendrocronologia sul pino loricato". La parte più complessa è stata risalire con precisione all'anno di nascita. "La datazione di Italus è stata una vera e propria sfida scientifica - continua Schettino -, si è proceduto con un metodo combinato dendrocronologico (un sistema di datazione risalente al 1906, ndr) e al carbonio 14". Molto più semplice è stato invece scegliere il nome: "Italus è venuto spontaneo, ci siamo rifatti alla storia della nostra regione, la Calabria", racconta Carmelo Pizzuti, funzionario del parco nazionale del Pollino. "Quando gli antichi greci arrivavano sulle nostre coste, sapevano che esisteva già un popolo Enotrio, il loro re era Italus. Possiamo dire che, in un certo senso, la Calabria è stata la prima Italia e su questa base abbiamo scelto il nome per l'albero più vetusto del parco".
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