Forse è un futuro non imminente, ma ci stiamo avvicinando. I veloci ritmi quotidiani ci porteranno prima o poi, per necessità e ottimizzazione, al cosiddetto Metaverso, un termine coniato da Neal Stephenson in Snow Crash (1992), libro di fantascienza cyberpunk, descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar.
Il fondatore di Facebook Mark Elliot Zuckerberg già da qualche anno ha avviato il canale social verso questa trasformazione, insieme ad Instagram.
In Giappone invece si anticipano, non vogliono farsi trovare impreparati e partono dalle infrastrutture e dal trasporto pubblico per coinvolgere subito la popolazione nel cosiddetto metaverso.
La linea Yamanote, il servizio ferroviario metropolitano che viaggia intorno al centro della capitale giapponese di Tokyo, ha ora una trentunesima stazione nella realtà virtuale. La Shin Akihabara Station (“nuova stazione di Akihabara”) si trova in una versione virtuale di Akihabara, area nota anche in occidente per i suoi negozi di tecnologia e di prodotti legati alla produzione di fumetti, cartoni animati e videogiochi.
Dal sito dell’iniziativa Virtual AKIBA World, promossa da JR East, JR East Japan Planning Corporation e HIKKY Co. Ltd possiamo accedere alla stazione e alla Akihabara virtuale, parte del più ampio progetto Beyond Stations Concept di JR East. Nella stazione del metaverso i viaggiatori hanno la possibilità di visitare la riproduzione di luoghi fisici, interagire con altre persone e effettuare acquisti, da ritirare poi dagli armadietti che si trovano nella stazione di Akihabara, nella Tokyo non virtuale.
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